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Politica

Rosatellum bis, M5s presenta un emendamento anti-Berlusconi e altre 38 proposte per tentare gli altri partiti e creare "l'incidente"

AFP/Getty Images
AFP/Getty Images 

Il MoVimento 5 stelle tenta di fermare la leadership di Silvio Berlusconi. Tra i 39 emendamenti presentati al Rosatellum bis dai pentastellati, infatti, vi è una proposta di modifica che dispone l'incandidabilità del cosiddetto capo politico.

Nel testo si sottolinea: "A pena di inammissibilità della lista non può essere indicato quale capo della forza politica ai fini della presente dichiarazione chi in base alle leggi vigenti al momento del deposito del programma elettorale non possa essere candidato e non possa comunque ricoprire la carica di deputato".

Una norma che, allo stato attuale, appare scritta su misura contro il leader di Forza Italia, che è incandidabile e ineleggibile a seguito della legge Severino, dopo essere stato condannato in via definitiva.

Sono 39 gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle per modificare il testo base della legge elettorale. Le proposte emendative spaziano su vari fronti: dalla possibilità di voto disgiunto all'introduzione delle preferenze, fino all'innalzamento delle soglie di sbarramento e il ritorno del proporzionale alla tedesca.

Andando a sfogliare il fascicolo degli emendamenti dei pentastellati, risulta quindi evidente l'obiettivo di cercare di convogliare sulle singole proposte il malcontento di diversi partiti e all'interno degli stessi partiti che hanno siglato l'intesa sul Rosatellum bis. In sostanza, si tratta di emendamenti che potrebbero dar vita a 'incidenti' in Aula, tanto più se sottoposti a scrutinio segreto.

Si parte dalle soglie di sbarramento: i 5 Stelle chiedono di alzare dal 3 al 5% quella per i singoli partiti, dall'1 al 3% la soglia minima per la validità dei voti delle liste in coalizione ai fini della determinazione della cifra elettorale nazionale delle coalizioni di liste alla Camera e Senato, e dall'1 al 5% la soglia minima per la validità dei voti delle liste in coalizione ai fini della determinazione della cifra elettorale nazionale delle coalizioni di liste alla Camera. Altri emendamenti riguardano il voto all'estero: si elimina quello per corrispondenza e si introduce il voto degli studenti fuori Italia.

Ci sono poi emendamenti contro le pluricandidature ("abolizione radicale"), altri con i quali si elimina la possibilità di fare coalizioni, si prevede lo scorporo.

Sempre sul tema coalizioni, i 5 Stelle hanno presentato emendamenti per renderle più vincolanti e stringenti: ovvero, si dispone l'obbligo, non previsto dal Rosatellum, di presentare un unico programma elettorale, con tanto di nome e cognome del 'capo della coalizione'. Ancora, ci sono alcuni emendamenti introducono al preferenza unica. E infine, uno prevede la "soppressione integrale della norma vigente inerente all'obbligo del deposito" di uno statuto "presso il ministero dell'Interno".

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