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Politica

Salvini patria e famiglia: sulla carta d'identità tornano madre e padre al posto di genitore 1 e genitore 2

ANSA
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L'immagine di Matteo Salvini che giura sul Vangelo, durante un comizio a Milano dello scorso 24 febbraio, è di quelle che fanno brillare gli occhi dei difensori della famiglia tradizionale. Una patria di cui, oggi come allora, il vicepremier leghista prova a ergersi a paladino, passando innanzitutto dal no all'utero in affitto, ribadito stavolta con questioni lessicali: "La settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell'Interno, sui moduli per la carta d'identità elettronica c'erano 'genitore 1' e 'genitore 2' - racconta il vicepremier a La Bussola Quotidiana - Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione 'madre' e 'padre'. È una piccola cosa, un piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell'Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no".

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Il leader del Carroccio ha anche commentato la mossa di alcuni Comuni italiani, come Napoli e Torino, che trascrivono all'anagrafe bambini nati all'estero con la gestazione per altri: "Ci stiamo lavorando, ho chiesto un parere all'Avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria".

La promessa di Salvini ha un che di solenne: "Difenderemo la famiglia naturale fondata sull'unione tra un uomo e una donna. Eserciterò tutto il potere possibile" garantisce il ministro dell'Interno, che fissa anche un nuovo obiettivo: l'introduzione "da qui a fine governo" del cosiddetto quoziente familiare, il sistema di aliquote progressive che riduce il carico fiscale al crescere dei componenti della famiglia, "in modo da premiare la natalità e la scommessa sul futuro".

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Che sia per le famiglie o meno, il diktat rimane comunque la riduzione del cuneo fiscale: "Intanto vogliamo sostenere la parte produttiva attraverso un abbassamento delle tasse: se già riusciamo ad aiutare le partite iva, i produttori, i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori, è un primo passo. Anche loro sono padri e sono madri, un euro di tassa in meno è un euro in più per i figli - conclude Salvini - Certo non è risolutivo, l'obiettivo, come dicevo, è quello di rendere il nucleo familiare un soggetto fiscalmente riconosciuto. Però già per il 2018 l'obiettivo è ridurre le tasse a un bel pò di gente e questo sarà mantenuto".

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