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Politica

Dottor Salvatore e Mister Giuliano: "La Buona Scuola è da buttare". Ma nel 2015 firmò un documento: "Difendo la legge con forza"

Quando Salvatore Giuliano diceva a Renzi: "Presidente, la scuola è con lei"

"Dottor" Salvatore e "Mister" Giuliano. Non è ben chiara l'idea che il ministro indicato come successore di Valeria Fedeli al Miur da Luigi Di Maio ha della riforma cardine per il mondo scolastico fatta dal Governo guidato da Matteo Renzi (con il quale è spuntato anche un selfie di Giuliano, pubblicato dall'agenzia Dire). Dopo il suo intervento a L'Aria che Tira in cui ha salvato alcune parti della legge, Salvatore Giuliano ha avvertito l'esigenza di correggersi e di inviare una nota di chiarimento. Nella quale il preside dell'istituto Majorana di Brindisi non usa mezzi termini sulla legge: "Tutta da buttare e da riscrivere da capo. Alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre". Non solo: in occasione dello sciopero del 5 maggio 2015 al quale presero parte decine di migliaia di insegnanti italiani (100mila solo a Roma, 30mila a Milano) proprio per protestare contro il disegno di legge del Governo Renzi, Giuliano non vi prese parte perché "coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata".

Risposta sbagliata, da 2 in pagella, verrebbe da dire. Perché è di Salvatore Giuliano la firma sotto un documento, elaborato insieme ad altri tre dirigenti scolastici, e sottoposto a una platea di colleghi e docenti. Un documento dal titolo esaustivo: "Io non sciopero. E voglio migliorare la Buona Scuola". Nel documento si legge chiaramente che pur riconoscendo come il ddl sia "suscettibile di elementi migliorativi", "ne difendiamo con forza l'impianto e il coraggio con il quale interviene a riformare la scuola italiana con l'obiettivo di rinnovarla". Non solo: "Per questo vogliamo ribadire le nostre ragioni di contrarietà allo sciopero del 5 maggio, uno sciopero demagogico, peraltro proclamato nella data di svolgimento dei test del SNV, che riteniamo strumento indispensabile per la conoscenza dello stato di salute del nostro sistema educativo e per il suo miglioramento".

Anche nel documento si ricorda la coincidenza dello sciopero nello stesso giorno della prova Invalsi. Ma la contrarietà alla manifestazione sembra spiegarsi con ben altre motivazioni:

Ministri 5s, Renzi: "Giuliano all'Istruzione? Un amico, ha scritto con noi la Buona Scuola"

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