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Esteri

"Abituatevi a perdere i vostri cari": Boris Johnson "gela" il Regno Unito

SIMON DAWSON via Getty Images
SIMON DAWSON via Getty Images 

Con tono grave e solenne, Boris Johnson ha ammesso che il Regno Unito si trova di fronte alla più seria emergenza sanitaria e che il numero dei contagiati potrebbe aver già toccato i diecimila. Per questo ha detto - utilizzando una frase choc - “molte famiglie perderanno i loro cari”

Il premier, nel suo intervento da Downing Street, ha insistito che prendere misure «draconiane» non farebbe grande differenza e potrebbe addirittura risultare controproducente. Mentre sul Continente i governi prendono misure sempre più drastiche, Londra letteralmente se ne lava le mani. Il consiglio fondamentale contro il coronavirus resta infatti quello di usare acqua e sapone; chi ha sintomi è invitato a starsene a casa per una settimana; ma per il resto è business as usual. Niente chiusure, niente emergenze: la vita a Londra continua a scorrere normale (e nessuno va in giro con la mascherina).

La brutale sincerità con cui Boris Johnson ha detto al popolo britannico di prepararsi al fatto che “molte famiglie perderanno prematuramente dei loro cari” a causa del coronavirus domina oggi i titoli di prima pagina di quasi tutti i giornali del Regno. E non mancano reazioni di elogio o almeno di rispetto per il controverso atteggiamento del premier. Il Times definisce “solenne” il suo intervento, il Daily Mail parla di parole “cupe”, ma “severe”, il filo-conservatore Daily Telegraph dà credito allo sforzo di rallentare il virus per ora attraverso misure solo intermedie (come quella d’indicare l’auto-isolamento obbligatorio in quarantena per una settimana a chiunque abbia nel Paese sintomi di febbre e tosse persistente); solo il filo-laburista Daily Mirror si chiede perplesso in apertura se questo approccio attendista sia “sufficiente”; mentre il liberal Guardian sottolinea le critiche di una parte del mondo medico-scientifico e le differenze con i provvedimenti più drastici - tipo chiusura delle scuole - di altri Paesi. L’Express cita tuttavia i toni non edulcorati di Johnson come “un esempio di leadership”. Mentre HuffingtonPost Uk riconosce al premier “una severità e una serietà” inaspettate

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