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Politica

La rabbia di Matteo Salvini sulla Tav: "Bizzarro che Parigi abbia il dossier e io no"

Stefano Guidi via Getty Images
Stefano Guidi via Getty Images 

Sulla Tav l'incomunicabilità fra Lega e 5 Stelle ha raggiunto ormai livelli di allarme. A protestare pubblicamente con il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli è il vice premier leghista Matteo Salvini, a margine di un'iniziativa a Terni. "Da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l'esame costi-benefici della Tav, ma pare che ce l'abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro..." dice Salvini. Il riferimento è all'invio ieri del dossier sulla Torino-Lione all'ambasciatore francese Christian Masset, preludio di un prossimo incontro di Toninelli con la controparte francese.

Salvini torna a smentire uno scambio politico fra il dossier Tav e il dossier Diciotti. Arriva anche a minacciare di querelare chiunque parli di possibili scambi tra il voto sull'autorizzazione a procedere e quello del via libera alla Torino Lione perché, dice: "Non sta né in cielo né in terra". "Magari quella era la vecchia politica" ha sottolineato Salvini. "Io sono assolutamente sereno e tranquillo - ha proseguito - ho fatto e farò il ministro dell'interno per difendere la sicurezza del Paese". "La Tav come altre opere - ha detto ancora Salvini - secondo me servono. Non siamo al mercatino dove io ti do questo e mi dai quello. Come con le figurine Panini - ha concluso il ministro - mi dai Altobelli e ti do Beccalossi..."

La risposta del Ministero dei trasporti è quasi immediata. Le precisazioni di alcune fonti del Mit parlano di condivisione preliminare "con gli interlocutori diretti rispetto al progetto" in quanto "regolato da un trattato internazionale". Quindi l'iter prevede che l'analisi costi benefici passi prima dalle mani francesi, poi alla commissione UE e "successivamente e a strettissimo giro verrà condivisa in seno ai due contraenti del patto di governo". Il ministero sottolinea che: "M5s e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier".

Anche Luigi di Maio risponde al leader del Carroccio: "Salvini stia tranquillo, neanche io l'ho letta l'analisi costi-benefici". Il vicepremier, durante la conferenza stampa alla Camera sul Restituition day, aggiunge: "Però, io quando mi sveglio penso al fatto che da Roma a Pescara ci vogliono 7 ore in treno, non mi sveglio pensando a un buco per collegare Torino-Lione. Non mi sveglio pensando a come collegare meglio italiani francesi, ma a come collegare meglio italiani e italiani". Nella stessa sede, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli conferma la linea del MIT: "Oggi consegniamo il dossier sui costi-benefici alla commissione Ue". E a Salvini chiede "un po' di pazienza" perché "quando sarà il momento gliela porterò io personalmente in busta chiusa".

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